Turismo in Europa: Ottimismo per la Stagione Estiva 2023

27 Luglio 2023 

Buone notizie per gli albergatori e gli operatori di case vacanze in Europa! Secondo il Barometro Europeo delle strutture ricettive 2023, la maggior parte degli operatori è ottimista riguardo alla stagione estiva in corso. Nonostante alcune sfide, tra cui il caro-bollette e i costi del personale, c’è una crescente fiducia nei guadagni più alti quest’anno.

Il rapporto mostra che la maggior parte delle strutture turistiche in Europa ha registrato un aumento del +60% negli affitti e del +51% nei prezzi rispetto all’anno precedente. Quasi la metà degli operatori (46%) prevede che il 2023 sarà l’anno con i guadagni più alti, un ottimismo condiviso anche in Italia, dove un professionista su due (49%) è ottimista riguardo ai guadagni.

Tuttavia, ci sono differenze nei target di mercato. Mentre il 60% delle strutture in Europa considera i viaggiatori internazionali fondamentali per l’estate, solo il 34% delle strutture italiane ha la stessa opinione. Inoltre, solo il 26% delle strutture italiane punta alla Generazione Z, mentre più della metà delle strutture in Europa (51%) si focalizza su questo segmento giovane.

Un aspetto interessante è il crescente interesse per prodotti e servizi sostenibili. Più della metà delle strutture in Europa (53%) vede quest’area come un’opportunità significativa, ma solo il 28% in Italia lo considera altrettanto rilevante.

Le sfide principali riguardano la situazione economica generale e i costi dell’energia, che preoccupano rispettivamente il 47% e l’86% degli intervistati. Gli operatori sono pronti alla trasformazione digitale, ma solo un piccolo numero (8% in Europa e 5% in Italia) utilizza strumenti aziendali come chatbot e algoritmi di dynamic pricing.

Inoltre, c’è una richiesta di maggiori incentivi per migliorare l’efficienza energetica e facilitare l’accesso ai capitali. Anche la questione del personale rimane una priorità, e ci sono alcune differenze tra i paesi. In Italia, il 51% degli operatori punta a migliorare l’equilibrio tra lavoro e vita privata, mentre in Europa il 44% sottolinea gli stipendi e gli orari di lavoro come principali cause della carenza di lavoratori qualificati.

Infine, un dato interessante riguarda le politiche pubbliche. In Italia, quasi la metà dei professionisti del settore (49%) crede che l’impatto delle politiche pubbliche sia controproducente o dannoso, il dato più pessimistico in Europa.

Nonostante le sfide, l’ottimismo complessivo è una buona notizia per il settore turistico in Europa, e il futuro si prospetta promettente per la stagione estiva 2023! 🌞🌍

Redazione di “Hospitality Business Magazine Italia”