Il nuovo business district di Milano The Sign

In una città in continua evoluzione come Milano, i nuovi progetti sono sempre all’ordine del giorno. Tra i più recenti vi è anche The Sign il nuovo complesso di edifici di Convivio dedicato alle grandi aziende e situato nell’area sud-est di Milano, a due passi dall’Università Iulm e realizzato da Progetto CMR.
Il progetto The Sign
The Sign sorge sui resti dell’ex Fonderia Vedani, divenuta poi, negli anni, un complesso mixed-use. Il nuovo progetto vede oggi la costruzione di tre edifici da 9, 11 e 3 piani fuori terra ciascuno, oltre a una piazza servita e arricchita da aree verdi. Il tutto per un totale di oltre 27.000 metri quadrati.
Ad accumunare gli edifici e l’area che li circonda un’architettura innovativa caratterizzata da una facciata decisamente contemporanea e accattivante. I tre edifici, così come diversi dettagli che li circondano, sono infatti realizzati da dei lembi metallici dorati. Sulle facciate, questi si alternano al vetro. Il nome The Sign si rifà alla “frattura” trasparente che corre lungo i tre edifici e che idealmente li unisce tutti in uno solo. Le vetrocamere a tutta altezza sono state realizzate da AGC Flat Glass Italia, branca italiana di AGC Glass Europe. La caratteristica principale è che il vetro aiuta a garantire non solo il massimo ingresso di luce naturale ma anche, grazie alle sue caratteristiche tecniche, il minimo apporto di calore.
L’edificio è progettato secondo i più alti standard di sostenibilità energetico-ambientale e con un focus sul comfort, il benessere e la salute delle persone. L’obiettivo è quello di certificarsi Wiredscore, WELL e LEED Platinum.
L’alta attenzione alla sostenibilità e all’ambiente sembra creare un filo conduttore anche con il passato, con quello che era il vecchio edificio degli anni ’50, la Fonderia Vedani. Carlo Vedani, infatti, apprese dal padre Vincenzo Vedani come lavorare il metallo. Carlo, in particolare, si concentrò soprattutto sul recupero e sul riciclo dell’alluminio. Fondò così la Vedani Carlo Metalli che si specializzò nella trasformazione di rottami di alluminio, altrimenti destinati allo smaltimento come rifiuti e leghe di metallo poi utilizzate per produrre nuovi oggetti.
Fonte: niiprogetti.it