La Global Wine Tourism Organization al TTG di Rimini

L’Organizzazione Mondiale dell’EnoTurismo ha presentato al TTG di Rimini la sua nuova visione
La Global Wine Tourism Organization (GWTO) o l’Organizzazione Mondiale dell’EnoTurismo (OMET) ha riempito la capienza della LifeStyle Arena della Fiera di Rimini con la presentazione della sua nuova visione per l’Enoturismo, in occasione del TTG di Rimini, davanti ad un pubblico composto da professionisti del settore, studenti, imprenditori di aziende vitivinicole, cantine, professori, consulenti, start-up, consorzi dell’olio e del vino.
José Antonio Vidal, Presidente & CEO OMET: “Poche attività imprenditoriali hanno le prospettive di crescita in un settore così ampio e trasversale come l’enoturismo.
La mission consiste nel Ri-Pensare le Esperienze legate al Turismo del Vino, potenziando i Territori e coinvolgendo tutti gli attori della filiera, il tutto in linea con i 17 Obiettivi per uno Sviluppo Sostenibile (Agenda 2030), ovvero tenendo considerazione in modo trasversale la sostenibilità, l’inclusività e l’accessibilità come suoi tre assi principali. La chiave del successo finale sarà la Knowledge Management e dipenderà dalla Guida EnoTuristica, la figura leader da cui dipenderà la buona riuscita dell’intera organizzazione.
OMET è formata dai suoi Associati con i suoi Comitati composti da più di 30 autorità che lavorano sulle strategie di Marketing, e l’Academy, che lavora nella ricerca e nella formazione, organizzata sotto un team di Fellows -rettori, medici, professori e coordinatori di master delle più prestigiose università e business school, specialisti in eno, agri e gastroturismo.
La co-creazione di programmi di formazione con enti accademici, la presenza come espositori alle principali fiere del turismo, del vino e della gastronomia, l’organizzazione di incontri con i principali stakeholders (GWTOtalks), l’organizzazione di congressi e forum, la creazione del 1° Osservatorio Mondiale dell’EnoTurismo che servirà ad analizzare l’evoluzione dei mercati internazionali, comprese le tendenze, le previsioni e l’impatto economico, e il Market Place dell’Enoturismo internazionale valorizzato dal Marchio di Qualità GWTO il cui focus riguarderà la soddisfazione del cliente, sono solo alcune delle proposte di valore.
7 le paroli chiavi
#cooperazione, #competizione, #sostenibilità, #inclusione, #formazione, #comunicazione, #storytelling
Paola Puzzovio –Country Manager Italia– ha posto il quesito: “ma noi, cosa possiamo fare per l’EnoTurismo italiano grazie alla OMET? Cosa ci manca? Ebbene, una volta conosciuta la struttura dietro quest’organizzazione, ho posto le basi per un’interazione organizzata e strutturata con il Mondo, un coordinamento a livello globale che ci aiuti a sviluppare e potenziare le reti a livello internazionale. Ed è per questo che è stata presentata la nuova figura del Sommelier Narratore, che sarà non solo uno straordinario comunicatore, ma anche un eccellente trasmettitore di emozioni, un Ambasciatore del territorio”.
Concetta D’Emma –GWTO Press&PR Italia e Corporate Glocal Storyteller ha parlato di esperienze inclusive anche per viaggiatori con stili alimentari diversi, intolleranzeo allergie o con credo religioso diverso, attraverso la nuova figura del Glocal Storyteller: “come possiamo raccontare anche sui social il territorio in maniera etica, coerente e concreta, tenendo in considerazione la sostenibilità (ambientale, economica, sociale) e le politiche di inclusione e accessibilità? E come possiamo coinvolgere poi i nostri ospiti e viaggiatori a comportamenti più virtuosi ed in linea con la nostra mission?”.
Conclude José Antonio Vidal: “É importante che tutte le aziende ed il settore pensino in grande. Siamo nel business giusto. Il futuro è luminoso per tutti coloro che capiscono che l’enoturismo è un’opportunità di business sostenibile. E per questo è fondamentale la coo-petizione: non bisogna vedere gli altri come competitors, dato che in un territorio convivono tutti gli attori della filiera.”
fonte:
Concetta D’Emma
GWTO Press&PR Delegate Italia