Dove è aumentato il turismo nel 2020

15 Gennaio 2021 

Nelle piccole località dell’entroterra che il Touring Club Italiano certifica con il riconoscimento di “Bandiera Arancione” per il loro valore culturale e ambientale

Notoriamente, uno dei settori economici che più hanno risentito delle restrizioni agli spostamenti per il coronavirus è quello del turismo, che nel 2019 aveva generato il 13 per cento del PIL italiano. Secondo i dati dell’ISTAT nei primi nove mesi del 2020 i viaggi per le vacanze sono diminuiti del 23 per cento e le presenze di turisti stranieri sono diminuite quasi del 70 per cento. Rispetto al 2019, le notti trascorse negli hotel e nelle altre strutture ricettive italiane si sono dimezzate.

A risentire delle diminuzione del turismo sono state soprattutto le città d’arte, dove i visitatori sono in gran parte stranieri. Nei primi nove mesi del 2020 il numero dei visitatori è diminuito del 73 per cento rispetto all’anno precedente. Le perdite minori sono state invece nelle mete di vacanza forse meno popolari per gli stranieri ma più vicine e facilmente raggiungibili, anche solo per un fine settimana, per gli italiani.

Il centro studi del Touring Club Italiano – l’associazione non profit che fin dal 1894 si occupa di turismo, cultura e ambiente, prendendosi cura dell’Italia come «bene comune» – ha confermato questa tendenza positiva per il turismo nelle località più piccole dell’entroterra che, in base al campione sondato, l’estate scorsa sono state scelte dal 7 per cento degli intervistati, rispetto all’1 per cento del 2019. Tra giugno e settembre, il 55 per cento delle località certificate con la Bandiera Arancione, il riconoscimento di qualità turistico-ambientale conferito dal Touring Club ai piccoli comuni dell’entroterra italiano, ha dichiarato di aver registrato flussi turistici superiori all’anno precedente.

Che cos’è la Bandiera Arancione
Dal 1998 il Touring Club Italiano seleziona, certifica e promuove con la Bandiera Arancione i comuni con meno di 15mila abitanti che considera «eccellenze dell’entroterra». La valorizzazione delle piccole località lontane dalle coste ma dotate di un proprio patrimonio culturale o ambientale è da sempre uno dei principali obiettivi del Touring Club, interessato a sostenere le zone d’Italia che affrontano i problemi legati alla marginalità e allo spopolamento e per cui il turismo può essere un’opportunità di rilancio sociale ed economico.

La Bandiera Arancione è anche uno strumento per chi è in cerca di mete per le proprie vacanze. Infatti possono ottenere questa certificazione quei comuni che non solo hanno un patrimonio storico, culturale e ambientale di pregio, ma sono anche in grado di offrire ai turisti un’accoglienza di qualità. Questo perché il problema delle località turistiche più piccole e con meno risorse spesso è che hanno carenze logistiche e strutturali che non gli consentono di accogliere un gran numero di visitatori.

Il Touring Club valuta le capacità di accoglienza dei piccoli centri attraverso un modello di analisi territoriale incentrato sul punto di vista dei viaggiatori e della loro esperienza di visita. Le Bandiere Arancioni sono attualmente 252, distribuite in tutta Italia, e rappresentano il 9 per cento delle circa 3mila candidature analizzate dal Touring Club.

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Fonte: ilpost.it