Federalberghi: albergatori zone arancioni e rosse chiedono di sapere se e come possono fornire i pasti agli ospiti

6 Novembre 2020 

Il presidente Bocca: “Se qualcuno vuole che gli alberghi chiudano, è bene che lo dica chiaramente”

Con queste parole il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, commenta il provvedimento che prevede la possibilità di somministrare pasti solo per gli hotel delle cosiddette zone giallementre nulla dice per le strutture ricettive delle zone arancioni e nelle zone rosse. Il limite, in vigore da domani, è addirittura più stringente di quanto previsto a marzo e aprile durante il lockdown totale.

Bocca ricorda che, “in seguito alle restrizioni di vario genere (viaggi vietati o sconsigliati, eventi annullati, riunioni solo a distanza, etc.), le strutture ricettive sono frequentate pressoché esclusivamente da persone che sono costrette a soggiornare fuori casa. Per non parlare del rischio che rimangano a digiuno anche le persone in isolamento presso i cosiddetti Covid-hotel“. E va diretto al cuore del problema: “Forse qualcuno pensa che noi domani dovremmo dire a tutte queste persone di arrangiarsi. Di invitare chi trascorre settimane fuori casa a sfamarsi mangiando il panino seduto su una panchina al parco. Forse qualcuno vuole che gli alberghi chiudano. Ma se è così, è bene che lo dica chiaramente e se ne assuma le responsabilità.

Il presidente di Federalberghi conclude sottolineando che “in questi mesi difficili, le nostre aziende si sono comportate con grande senso di responsabilità, sopportando pazientemente le avversità e rispondendo prontamente alle richieste di collaborazione provenienti dalla comunità. Riteniamo di non meritare il trattamento che stiamo ricevendo in queste ore. Riteniamo di avere diritto a risposte chiare, tempestive e ragionevoli.”

Fonte: newsnovara.it