Dario Franceschini ministro dei Beni Culturali e del Turismo

5 Settembre 2019 

Un ritorno al dicastero già guidato sotto Renzi e Gentiloni e il ruolo di “capodelegazione” dei ministri del Pd

Il ministero dei Beni Culturali e del Turismo e il ruolo di “capodelegazione” dei ministri del Pd per Dario Franceschini. Un ruolo che farà da contraltare a Luigi Di Maio, a sua volta a capo della Farnesina e della delegazione dei ministri cinquestelle. Il deputato dem, che ha avuto un ruolo importante nel negoziato con il M5s, ritorna al dicastero già guidato sotto i governi Renzi e Gentiloni, realizzando quella la riforma dei musei che il suo successore, l’ex ministro Bonisoli, ha in parte smantellato.

Nato a Ferrara nel 1958, rappresenta l’unica eccezione ammessa dal segretario del Pd Nicola Zingaretti, che non ha voluto in squadra ex ministri, giustificata dalla necessità di avere un capodelegazione che coordini l’azione dei dem nel governo giallo-rosso.

Figlio di Giorgio, partigiano cattolico e deputato per la Democrazia Cristiana tra il 1953 ed il 1958 (II Legilsatura), Dario Franceschini sì è laureato in giurisprudenza a Ferrara e a partire dal 1985 ha esercitato la libera professione come avvocato civilista. Fin dagli anni del liceo si appassiona all’attività politica, fondando l’Associazione Studentesca Democratica, di ispirazione cattolica e centrista. Si iscrive alla Democrazia Cristiana e viene eletto nel 1980 consigliere comunale di Ferrara, mentre nel 1983 diventa capogruppo consiliare.

Tra il 1997 ed il 1999 è stato vicesegretario nazionale del Partito Popolare Italiano. Entra nel secondo Governo D’Alema come sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alle riforme istituzionali, riconfermato poi dal successivo governo Amato. Nel 2001 viene eletto deputato con l’Ulivo. Nel 2006 viene rieletto a Montecitorio e diventa presidente del gruppo parlamentare dell’Ulivo alla Camera. Nel 2007 diventa vicesegretario del Partito Democratico sotto la segreteria di Walter Veltroni.

Eletto nuovamente deputato nel 2008, rappresenta fino al 2012 il Parlamento italiano al Consiglio d’Europa. Nel 2009, corre alle primarie del Pd, ma viene superato da Pier Luigi Bersani che diventa il nuovo segretario.

Continua a leggere >>

fonte:  www.repubblica.it