Gli hotel più strani del mondo

4 Aprile 2018 

Da quello dedicato al cioccolato all’enoresort a tema vino, dall’Hobbit Motel che riproduce lo stile della Contea di Tolkien all’ostello ospitato in un Boeing 747, gli alberghi di nuova generazione valgono il viaggio. Ecco i più bizzarri

Negli ultimi anni l’hotel ha perduto quell’aurea di riproducibilità da non luogo, quella serialità anonima che lo rendeva la location più asettica che ci fosse, dopo un gate aeroportuale o addirittura una sala operatoria.

Da non luogo qual era, l’albergo è ormai diventato luogo eccome: spesso è perfino la meta, il fine ultimo del viaggio. La celebre etichetta nata dalla penna del sociologo Marc Augé sembra non calzare più a pennello agli hotel di ultima generazione, quelli così straboccanti personalità e aventi comfort da Mille e una notte da fare passare in secondo piano lo scenario turistico che li ospita.

Dall’albergo dedicato a un film cult fino a quello consacrato a un cibo, ce ne è per ogni gusto, sia che si tratti di palato cinematografico sia di vera e propria papilla gustativa. Del primo filone, il piatto forte è di certo l’Hobbit Motel in Nuova Zelanda, una struttura alberghiera che riproduce fedelmente lo stile della Contea descritto nel romanzo di Tolkien e poi riprodotto sullo schermo da Peter Jackson.

Si tratta di piccoli bungalow scavati nel fianco di una collina, con porte e finestre rotonde, arredamento a tema e tetto ricoperto d’erba su cui pascolano libere alcune pecorelle in un’atmosfera fantasy che delizierà i fan della saga.

L’Etruscan ChocoHotel di Perugia, invece, fa parte del sottogenere alberghiero con declinazione gastronomica che negli ultimi tempi miete proseliti da tutto il mondo, in nome di quell’eno-gastro-turismo diventato di tendenza.

Questo albergo a tre stelle se ne meriterebbe altrettante sulla Guida Michelin, almeno per chi è un chocolate addict che qui trova di certo pane (e cioccolato) per i suoi denti. Unico hotel al mondo interamente dedicato al cacao, dispone di 94 camere a tema distribuite su tre piani (Piano al Latte, al Gianduia e al Fondente). Tutto, dall’arredamento alle saponette di cortesia, trasuda un così intenso aroma di cioccolato che vi farà sentire un autentico Willy Wonka per l’intera permanenza. Ugualmente inebriante (se non di più) risulta essere l’enoresort Mond Casinò & Hotel che sorge a Šentilj, in Slovenia. Si tratta del pioniere di questa sotto-branca alberghiera, primissimo esempio di albergo totalmente dedicato alla passione per il vino. Soluzioni architettoniche e mobilio che ricordano il tema del vino e della vendemmia; una fornitissima enoteca; una Spa che offre trattamenti a base di uva, mosto e vino e, ciliegina sottospirito sulla torta, un giardino perfetto per gli enoturisti, ossia un vigneto. Forte dell’entusiasmante crescita che il settore enologico sta vivendo negli ultimi anni, questo enoresort è diventato l’archetipo di tante altre realtà del genere che stanno spuntano come i funghi.

Ma gli hotel nati per rispondere alle esigenze delle generazioni 2.0 non si limitano a prendere per la gola e per il naso i propri ospiti: vi è un altro appeal che richiama frotte di clienti e va a braccetto con la sindrome di Peter Pan.

Dall’hotel in cui si può dormire in una bolla trasparente immersa in un bosco (l’Attrap’Rêves ad Allauch, in Francia) a quello che offre la camera Upside Down in cui tutto è sottosopra e l’optional del Flying Bed, il letto volante (il Propeller Island City Lodge di Berlino, chiuso temporaneamente per lavori di ristrutturazione, ndr), uno dei fil rouge di cui sono più intessuti i nuovi esempi di smart hôtellerie è senza dubbio l’infantilismo che riesce ad assicurare, facendo tornare bambini anche solo per una notte i propri ospiti.

Un letto volante diverso da quello proposto dal Propeller Island City Lodge berlinese ma altrettanto gettonato da chi non ha mai fatto assopire il fanciullino pascoliano che si annida in lui è il Jumbo Hostel, il primo ostello al mondo allestito all’interno di un vero Boeing 747-200 Jumbo Jetparcheggiato in un’area inutilizzata dell’aeroporto di Arlanda, in Svezia.

Da L’aereo più pazzo del mondo a Ventimila leghe sotto i mari il passo è breve, basta prenotare un week-end presso il Poseidon Undersea Resort, nelle isole Fiji, situato a 13 metri sotto il livello dell’acqua. Le suite sono costruite con pannelli trasparenti di plastica acrilica che permettono una visione panoramica della vista marina del fondale, regalando un trip ipnotico che giusto il peyote potrebbe eguagliare.

Chi dal Boeing-Hotel parcheggiato in Svezia non volesse fare il giro del mondo e scendere ventimila leghe sotto i mari in pieno stile Jules Verne, opti per una più dantesca discesa agli Inferi del Silvermine Hotel di Sala, anch’esso in Svezia. Potrete pernottare nella suite più profonda del mondo, a 155 metri sottoterra nel cuore di un’antica miniera, beneficiando delle doti antinfiammatorie e detox dell’argento che aleggia lì sotto.

Continua a leggere >>

fonte: www.wired.it