Marketing, le 7 strategie dei migliori brand da prendere a esempio

28 Gennaio 2014 

 

Modificare le proprie strategie di marketing per rispondere alle aspettative sempre più elevate e selettive di clienti e consumatori

I migliori brand sono quelli che meglio di altri sanno adattarsi a un mercato che cambia a grande velocità, gestendo efficacemente la frammentazione, i nuovi comportamenti di acquisto, la competizione, la multicanalità; sono anche quelli che, indipendentemente dal settore merceologico in cui operano, stanno modificando le proprie strategie di marketing per rispondere alle aspettative sempre più elevate e selettive di clienti e consumatori.

Un’indicazione alle aziende sulla direzione da prendere per costruire strategie di marketing e di branding che guardano al futuro arriva da Andreas von der Heydt, country manager di Amazon BuyVIP in Germania, che in un post su LinkedIn riassume le 7 principali linee guida seguite dai migliori brand. Eccole.

1. Essere i migliori nello sviluppo di prodotti e servizi Alla base di un marketing efficace c’è un prodotto efficace. Brand, prodotti e servizi di successo hanno un elevato grado di personalizzazione per divenire sempre più rilevanti e un universo valoriale di riferimento per divenire sempre più significativi. In aggiunta ai tradizionali indicatori come qualità, prezzo e servizio al cliente, le aziende devono identificarsi con i valori che comunicano, stabilendo una solida relazione con clienti e consumatori e sviluppando prodotti che costituiscano un benchmark di riferimento per l’intero settore in cui operano.

2. Essere i migliori nella collaborazione Siamo nell’era dell’economia collaborativa: da una parte, aziende che operano in settori diversi, o che hanno competenze diverse, lavorano congiuntamente su molteplici fronti, dalla ricerca e sviluppo alle iniziative di marketing. Dall’altra, il fenomeno dei consumatori che co-creano contenuti e collaborano allo sviluppo di nuovi prodotti condividendo idee, feedback e suggerimenti continuerà ad affermarsi. I migliori brand sono quelli che sanno posizionarsi rapidamente nell’economia collaborativa.

3. Essere i migliori nella distribuzione È la prossima sfida: rendere l’esperienza di acquisto più significativa attraverso la combinazione di elementi online e offline che convergano in un’unica strategia distributiva multicanale. Ciò significa che attraverso le tecnologie innovative (touch screen, sensori, connettività wi-fi e 4G, schermi LCD) le aziende devono offrire ai clienti un alto livello di interattività, ma anche la possibilità di fare esperienza del prodotto (vederlo, toccarlo etc) prima e durante il processo d’acquisto, mettendo a disposizione consulenti esperti, presentazioni, campioni da testare.

4. Essere i migliori nella comunicazione L’ampia disponibilità di canali di comunicazione porta spesso le aziende a confondere quantità con qualità. Meglio poco ma buono: i brand devono proporre contenuti di valore e allo stesso tempo intrattenere il proprio pubblico. L’opportunità da cogliere è quella di offrire un’esperienza di brand che coinvoga il target, stimoli il passaparola e generi contenuti di brand prodotti dagli utenti. I migliori brand fanno uso del potere emozionale dello storytelling combinando video, foto, canzoni, testi in una storia coerente che ha il potere di coinvolgere il cliente e spingerlo all’azione d’acquisto.

5. Essere i migliori nell’utilizzo della tecnologia Mobile è il nuovo mantra. Già oggi metà delle interazioni social avvengono tramite dispositivi mobili, e ogni tipo di comunicazione digitale di brand deve oggi essere progettata prima di tutto per essere fruita da questo canale. Ogni tipo di contenuto deve essere realizzato pensando al canale o al dispositivo du cui sarà più probabilmente visto dal target. E se il 2014 sarà l’anno del marketing geolocalizzato, la tecnologia mobile presto diverrà quella predominante.

6. Essere i migliori nella gestione dei dati Seguire i Big Data: è la nuova parola d’ordine per le aziende di tutto il mondo. La tecnologia rende oggi possibile raccogliere e analizzare enormi quantità di dati che forniscono informazioni sul comportamento dei consumatori, consentendo di cogliere in anticipo i trend e di identificare nuove opportunità di business o di sviluppo di prodotti. Il vero obiettivo dell’analisi dei Big Data, però, deve essere quello di abbinare le informazioni alle esigenze e ai desideri del consumatore reale per offrirgli una migliore esperienza di prodotto e di brand. In altre parole, i dati non devono essere uno strumento per “spiare” i clienti, ma per servirli meglio, nel rispetto comunque della privacy.

7. Essere i migliori nella responsabilità sociale d’impresa Sono due gli ambiti in cui i migliori brand hanno cominciato ad agire. Il primo è quello oltre la pratica ormai quasi standard di misurare e cercare di abbattere le emissioni dovute all’operatività e alla produzione: la scarsità di risorse e il cambiamento climatico stanno spingendo le aziende (fra cui Nike, Coca-Cola, Nestlé) a cercare alternative più sostenibili a materiali e materie prime tradizionali. Il secondo è quello di stimolare i dipendenti a impegnarsi attivamente sul fronte della CSR attraverso progetti di micro volontariato. Lufthansa, per esempio, sostiene 40 progetti in 19 paesi e incoraggia i dipendenti a dedicarvi parte del loro tempo libero offrendo loro in cambio supporto per il proprio progetto personale.

Fonte Event Report